How to break Gender Gap in Tecnological era

La  rivoluzione tecnologica non inciderà solo sui processi produttivi ma modificherà radicalmente la nostra vita nel quotidiano.
Andremo incontro sempre più ad un futuro automatizzato caratterizzato da una parte, dalla richiesta crescente di alti profili con competenze digitali e tecnologiche e dall’altra da una convivenza sempre più frequente con i robot all’interno delle nostre case, con macchine intelligenti che si guideranno autonomamente e che trasformeranno la mobilità urbana nelle nostre città.
In questo contesto di profondo mutamento parlare alle donne vuol dire confrontarsi con stereotipi che hanno radici storico culturali antiche sul ruolo delle donne nella società e nel mondo del lavoro, di cui spesso il mondo femminile risulta ancora imprigionato.
I dati sugli indici di presenza delle donne nel mondo del lavoro riportati dal Global Gender Gap del WEF ce lo confermano e ci ricordano che ancora molto c’è da fare per abbattere quelle barriere fatte di regole implicite, di modelli e di valori che impediscono alle donne di accedere al mondo del lavoro con un bagaglio maggiore di competenze digitali e tecnologiche che possano permettere alla forza lavoro femminile di portare elementi di innovazione anche in settori produttivi dove storicamente sono maggiormente presenti.
Se poi osserviamo retrospettivamente il mondo del lavoro ci accorgiamo che la situazione non è molto cambiata nel tempo per quando riguarda la presenza femminile. Nonostante che in Italia vi siano leggi a tutela delle pari opportunità, risulta ancora sbilanciata la presenza delle donne in posizione di vertice ed ancora sottorappresentate in contesti di lavoro storicamente maschili come, nel campo delle tecnologie e dell’IA come abbiamo visto dai dati riportati dal Report del Gender Gap (WEF, 2018).
Il mondo della formazione scolastica, universitaria, dei centri privati e pubblici sono tutti chiamati, a vario titolo, a dare una risposta ad un contesto che evidenzia sempre più il digital mismatch, ovvero il disallineamento tra domanda ed offerta nel mondo del lavoro.
La richiesta di alti profili prevede la messa in campo di competenze non solo digitali e tecnologiche ma anche competenze trasversali, molte delle quali risultano già appartenere culturalmente, al mondo femminile, come il saper creare e valorizzare le reti sociali, il saper valorizzare le persone ed il saper gestire gli ambienti di lavoro, ma sulla quale risulta necessario ancora lavorarci per consentire da una parte, la gestione dei processi di cambiamento, dall’altro per fornire quelle forchette necessarie per favorire il percorso di crescita personale e professionale.
È necessario mettere in atto un cambiamento culturale radicale che coinvolga tutti i soggetti educativi e istituzionali al fine di creare opportunità educative e formative volte a colmare quel gap di conoscenza e competenza che permetta di rispondere alle richieste del mercato del lavoro, per le giovani donne che devono entrare e per coloro che sono già inserite.
Il nostro percorso, realizzato con Daxo Group,  Empowerment delle Donne in Indusria 4.0 va proprio in questa direzione, vuole rendere le donne protagoniste di questo cambiamento, offrendo un percorso di apprendimento affinché possano familiarizzare sempre più sia con conoscenze di natura tecnologica e digitale che competenze trasversali, utili per percorrere strade sempre più innovative nel mondo del lavoro e nel proprio percorso professionale e di carriera e oltre che nella vita sociale.

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