Il ruolo dell’Intuizione e dell’Immaginazione nella gestione della complessità dei nostri tempi

Il governo della complessità dei nostri tempi richiede sempre più nuove capacità e conoscenze per creare nuovi contesti generativi.  Se le tecnologie per quanto pervasive, come l’Intelligenza Artificiale, possono esserci di aiuto in molte delle nostre attività professionali e personali, semplificando e riducendo i tempi di svolgimento ed eliminando molti degli errori umani, i nostri sforzi dovranno orientarsi sempre più a gestire l’incertezza e le crisi dei nostri tempi.

Nel mio TedX “Oltre l’Intelligenza Artificiale”, metto al centro 2 abilità tra l’altro non riproducibili dall’AI, funzionali all’uomo per gestire la complessità del nostro futuro: l’intuizione e l’immaginazione.

Vediamo cosa sono queste abilità.

L’intuizione è la capacità di individuare le analogie e le similarità tra ciò che conosciamo e ciò che ci è nuovo.  E’ la capacità che utilizziamo fin da piccoli per apprendere e conoscere il mondo. E ’quella capacità che ci permette di prendere decisioni in situazione caratterizzati da forte incertezza: ecco perché qualcuno la definisce   Intelligenza Superiore.

Sono identificate come scorciatoie cognitive che ci permettono di attingere alle nostre esperienze pregresse per sopravvivere e superare ogni ostacolo, create e trasmesse nel corso evolutivo.

Alcuni studi svolti nei primi anni 2000 in un programma di ricerca condotto da Tversky e Kahneman, fondatori dell’economia comportamentale, premio Nobel per l’Economia nel 2002,  ci hanno illustrato in che modo le persone prendono le decisioni in contesti caratterizzati da  una forte “incertezza”.

La ricerca dimostrò che gli individui compiono le loro scelte utilizzando le abilità   euristiche, ovvero scorciatoie mentali, abilità acquisite dal cervello nel corso dell’evoluzione utili per la sopravvivenza dell’uomo; anziché i sofisticati processi razionali ed analitici.

Difatti il troppo calcolo, l’eccessivo tempo per prendere le decisioni non sono la soluzione più vantaggiosa soprattutto quando siamo in condizioni di incertezza.

L’intuito ha la capacità di generare decisioni che ci permettono di affrontare l’ambiente caratterizzato da incertezza e da complessità con scelte veloci e semplici.

L’intuizione potremmo rappresentarla come la combinazione di nuovi percorsi neurali. Spesso una soluzione “vincente” può venirci in mente all’improvviso.

L’immaginazione invece è la facoltà dell’uomo di formare immagini mentali, di trasformarle e di svilupparle. E’ uno strumento di conoscenza che, nella sua natura “immaginativa” è in grado di aprire a nuovi mondi e nuove prospettive al di fuori dei confini logici e precostituiti, mentre nella sua funzione “visualizzatava” permette di scoprire dettagli di cose che sono assenti in quel momento, accompagnandoci nella scoperta di nuove soluzioni.

Il nostro cervello non fa differenza tra immaginare e fare, difatti grazie ai neuroni a specchio quando visualizziamo una azione che vorremmo poter mettere in pratica, nel nostro cervello si attivano le stesse aree di quelle che si attiverebbero se facessimo quello che siamo immaginando di fare.

Questa capacità ci può dare potenza nel raggiungere ciò che vogliamo e ci consente al contempo di accedere a maggiori conoscenze; ecco perché questa abilità ci può aiutare a risolvere i problemi.

Attraverso l’immaginazione e la visualizzazione si plasmano i circuiti celebrali. In questo modo vengono attivate quelle che vengono chiamate le capacità predittiva,  permettendo la nostra mente ad abituarsi alla situazione e trovare soluzioni a  problemi a cui fornire una risposta.

La vera sfida quindi  è quella di sviluppare sempre più abilità nell’uomo che possano generare una NUOVA VISIONE del futuro con nuove idee  per gestire la complessità e l’imprevidibilità del nostro domani.

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